Mondo

Bambini dall’estero: perché poterli scegliere?

Adozioni: La nostra legge non li tutela a sufficienza

di Antonio Lubrano

,b>Mia moglie e io abbiamo da poco presentato la domanda per adottare un bambino italiano o straniero. Sappiamo che spetta al Tribunale per i Minori decidere di affidare un bambino italiano alla coppia ritenuta più idonea. Quello che non riusciamo a capire è come mai sia invece possibile ?scegliere? un bambino straniero, decidendo il Paese di provenienza, il sesso, l?età, il colore, le caratteristiche somatiche e così via. Ci sembra che i bambini dei Paesi in via di sviluppo siano considerati di serie B: quello che non è possibile fare in Italia diventa norma all?estero.

Franco B., Napoli

Risponde Marco Griffini
Le vostre perplessità costituiscono purtroppo una triste realtà. È vero che, per quanto riguarda le adozioni nazionali, occorre dare la propria disponibilità ad accogliere un bambino senza discriminazioni sull?età, sul colore, sul sesso e spesso sulle condizioni di salute. Le coppie sono ben consapevoli di questo e non hanno nulla da eccepire.
Forse, proprio per questo motivo molti aspiranti genitori non presentano la richiesta di adozione nazionale, ma preferiscono rendersi disponibili per quella internazionale, sapendo che oggi è ancora possibile ?scegliere? un bambino all?estero e procedere come si vuole.
Non è infatti obbligatorio passare per gli Enti autorizzati, che non permettono alcun tipo di scelta perché lavorano direttamente con le autorità centrali, con i Tribunali, con la magistratura straniera e ricevono segnalazioni di bambini che si trovano effettivamente in una situazione di abbandono e per i quali non è stata trovata altra soluzione se non una coppia straniera.
Ma la nostra legge (184/1983), pur essendo un?ottima legge, non ha saputo fino a oggi garantire il diritto del minore straniero, che non gode dello stesso trattamento del minore italiano. È lasciata ampia libertà di fare all?estero tutto ciò che è proibito fare in Italia.
È quindi possibile scegliere il Paese dove andare, dare indicazioni rispetto al bambino che si desidera, contattare un qualsiasi avvocato che opera nel Paese d?origine dei bambini. L?adozione spesso non è una risposta al bambino che non ha una famiglia, ma l?appropriazione di un bambino per una coppia che non ha potuto avere figli.
Ritengo che la disponibilità di tante coppie ad accogliere nel proprio nucleo un bambino straniero sia una risorsa preziosa: occorre però essere preparati e consapevoli che l?adozione internazionale è il modo più difficile di diventare genitori. Proprio per questo è necessaria una preparazione maggiore, tenendo conto soprattutto del diritto di ciascun bambino ad avere una famiglia senza discriminazioni di alcun tipo.

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